LA COLAZIONE PRIMA DELL’ALLENAMENTO O DELLA PARTITA
Se si fa allenamento in mattinata
, deve essere sufficientemente lungo l’intervallo fra la
fine della prima colazione e l’inizio della seduta. In genere ci si rende conto da soli di quanto tempo
occorre abitualmente per avere la “digestione gastrica”, ossia il transito dallo stomaco dei cibi
assunti.
Se c’è la partita
, quel minimo di tensione nervosa che essa determina fa sì, di solito, che
sia maggiore la permanenza dei cibi nello stomaco; va dunque allungato l’intervallo fra la fine della
prima colazione e l’inizio dell’attività.
La prima colazione, in ogni caso, va fatta, al fine di evitare quei cali di efficienza dei quali si
è detto; va ridotta, però, la quantità dei cibi rispetto al solito se abitualmente è molto abbondante.
Va poi considerato che ci sono cibi del tutto controindicati prima dell’allenamento o, a
maggior ragione, della partita, per esempio le brioches e le merendine, cibi molto poco sani.
Anche il caffelatte, specie quando venga assunto vicino all’impegno fisico, va evitato; del resto,
quando un giocatore vomita durante l’allenamento o la partita di solito ha preso proprio il
caffelatte.
Contributo del Dott. E. Arcelli